Dottor Mario Meroni
17:05
Tumori
Ginecologia

 

Che cos'è'?

Il tumore dell'endometrio è la neoplasia dell’utero più frequente ed origina dalle ghiandole della mucosa che riveste la cavità del corpo uterino.
L’utero, infatti, ha una caratteristica forma ad imbuto ed è formato da due parti principali: il corpo, che costituisce la parte superiore, più larga, e il collo o cervice, in diretto collegamento con il canale vaginale, che costituisce la parte inferiore.
Nello specifico, il corpo uterino è formato da diversi tipi di tessuto, con cellule deputate a svolgere funzioni diverse. Lo strato di rivestimento interno del corpo uterino, chiamato endometrio, è costituito da cellule note come epiteliali e ghiandolari; mentre, lo strato di rivestimento esterno più spesso, chiamato miometrio, è formato da cellule muscolari.

I cambiamenti ormonali che si verificano durante il ciclo mestruale influenzano notevolmente la struttura dell'endometrio. Questo tessuto ogni mese si ispessisce, sotto l’azione degli ormoni, per preparare l’utero ad accogliere l’eventuale ovulo fecondato e, in caso di mancata fecondazione, si sfalda e viene espulso attraverso la vagina sotto forma di flusso mestruale. La neoplasia, infatti, interessa principalmente le donne in post-menopausa, tra i 50 e i 70 anni di età, perché il ciclo mestruale comporta un rinnovamento mensile dell’endometrio ed è perciò protettivo.

Spesso il tumore dell’endometrio viene diagnosticato a uno stadio iniziale, perché può determinare frequentemente sanguinamenti uterini anomali, tra un ciclo mestruale e l’altro, o dopo la menopausa.

Sangue

Quasi tutti i tumori del corpo dell'utero hanno origine dalle ghiandole e dalle cellule epiteliali dell'endometrio e sono chiamati adenocarcinomi endometriali. Quando invece il tumore origina dalle cellule dello strato muscolare dell'utero si parla di sarcomi uterini.

Per quanto riguarda gli adenocarcinomi, circa l’80% di essi è rappresentata dai cosiddetti adenocarcinomi endometrioidi. Altre forme più rare e più aggressive sono il carcinoma sieroso, il carcinoma a cellule chiare, l’adenocarcinoma mucinoso, il carcinoma indifferenziato e il carcinosarcoma.

Il tumore dell’endometrio può insorgere in qualsiasi punto della cavità del corpo dell'utero e può presentarsi in due forme:

  • Forma circoscritta: appare come un polipo o, più raramente, come un'ulcerazione o come un nodulo. Il tumore può infiltrare in profondità il miometrio e provocare una progressiva erosione dello spessore muscolare fino a raggiungere il peritoneo.

 

  • Forma diffusa: solitamente dovuta all'estendersi di una forma circoscritta, occupa gran parte della cavità uterina. In alcuni casi è dovuta ad un'origine multicentrica del tumore. L'infiltrazione del miometrio è meno frequente e l'utero, anche se può apparire del tutto normale, presenta un volume aumentato ed una consistenza diminuita.

Inoltre, i tumori dell’endometrio vengono comunemente classificati in due tipologie:

  • I tumori di tipo I: sono più frequenti (80- 85%), sono solitamente estrogeno-sensibili, e sono tipicamente diagnosticati in soggetti giovani, sovrappeso o nei primi anni dopo la menopausa. Preceduti da un’iperplasia endometriale, sono generalmente poco aggressivi ed hanno una prognosi piuttosto favorevole. Di questi, l'adenocarcinoma endometrioide è l'istologia più frequente.

 

  • I tumori di tipo II: meno frequenti (15-20%) e generalmente più aggressivi, hanno caratteristiche istologiche diverse e scarsa o nulla dipendenza agli estrogeni (ad esempio, sierosi, a cellule chiare, a cellule miste, indifferenziati, carcinosarcoma). Colpiscono più frequentemente donne in età più avanzata.

Evoluzione del tumore

Lo stadio di invasione del tumore è espresso dal sistema di classificazione FIGO (Federazione Internazionale di Ginecologia e Ostetricia), che è una classificazione chirurgica, e viene elaborata osservando in dimensioni reali ed al microscopio la massa tumorale asportata durante l'intervento chirurgico. È possibile eventualmente utilizzare il sistema di classificazione clinica TNM basato sulla diffusione della malattia (T), sul coinvolgimento dei linfonodi (N) e sulla presenza di metastasi (M); tuttavia non fornisce quell'insieme di elementi che permettono di valutare la diffusione del tumore con esattezza.

Secondo questo sistema di classificazione, il tumore dell'endometrio può essere suddiviso in quattro stadi:

  • Stadio I: il tumore è limitato al corpo dell'utero e non ha invaso cervice, linfonodi o altri siti a distanza.
  • Stadio II: il tumore ha invaso il corpo dell’utero e la cervice, ma non aree al di fuori dell'utero.
  • Stadio III: il tumore si è diffuso oltre l'utero, coinvolgendo altre strutture della regione pelvica e/o i linfonodi.
  • Stadio IV: il tumore ha raggiunto la vescica o l’intestino o ha dato metastasi a distanza, a livello degli organi.

In media, si può affermare che il 70-80% dei casi di tumore dell'endometrio risultano allo stadio I. Le pazienti allo stadio II sono dal 10 al 15% mentre quelle allo stadio III non superano il 15%. Inoltre, più alto è il grado del tumore, maggiore è la probabilità di invasione profonda del miometrio, di metastasi ai linfonodi pelvici o para-aortici o di diffusione extrauterina.

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