La tiroidite suppurativa acuta è una grave, anche se molto rara, malattia della tiroide di origine batterica. Gli agenti eziologici includono Staphylococcus aureus, Streptococcus pyogenes, Streptococcus pneumoniae ed enterobatteri quali Escherichia coli, Pseudomonas aeruginosa e Salmonella typhi.
L’infezione può raggiungere la tiroide per via ematogena, per contiguità da strutture adiacenti, per un trauma, per la presenza di una fistola del seno piriforme. Il paziente si presenta con forte dolore nella regione anteriore del collo, con disfagia, spesso disfonia, febbre. La palpazione evidenzia una tumefazione tiroidea, più spesso monolaterale, talora fluttuante, ricoperta da cute arrossata e calda; sono in genere presenti linfonodi latero-cervicali.
La VES è elevata, c’è leucocitosi neutrofila. La funzione tiroidea è di solito normale, la scintigrafia tiroidea evidenzia una zona “fredda” in corrispondenza della tumefazione palpabile, ma la captazione è complessivamente normale.
L’agoaspirazione tiroidea, oltre a evidenziare la presenza di materiale purulento, consente di effettuare una coltura per l’identificazione del germe responsabile.
Il trattamento consiste nell’antibioticoterapia mirata sulla base dell’esame colturale e nel drenaggio o escissione delle zone ascessuali.
La tiroide è il più grande viscere endocrino. Possiede una forma "a H" o "a farfalla" ed è costituita da due lobi collegati da un istmo. Si trova nella parte anteriore del collo, sotto il pomo d'Adamo. È dunque un viscere superficiale, impari e mediano.
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