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Che cos'è'?
Le malattie principali che colpiscono la tiroide possono essere di due tipi:
- Malattie da iper o ipofunzione della tiroide (tiroiditi, morbo di Basedow);
- Malattie neoplastiche benigne e maligne.
Quali sono i tipi di tumori alla tiroide più comuni?
Carcinoma papillare
Rappresenta oltre la metà di tutti i carcinomi tiroidei.
Colpisce prevalentemente soggetti giovani, di età inferiore ai 40 anni.
L’accrescimento è assai lento e la neoplasia rimane localizzata alla tiroide e ai linfonodi del collo per molti anni.
Clinicamente si presenta come un nodulo tiroideo duro ben distinto dal parenchima circostante; in circa il 10% dei casi la manifestazione iniziale è rappresentata da un linfonodo isolato, in regione latero-cervicale.
L’esame citologico mediante ago-aspirato permette di diagnosticare il carcinoma papillare con elevata sensibilità e specificità.
La terapia è chirurgica e prevede l’asportazione della ghiandola e se necessario dei linfonodi ed eventualmente terapia con Radioiodio.
Carcinoma follicolare
Colpisce età più avanzate ed ha maggiore malignità del carcinoma papillare; la malignità aumenta con l’età del paziente.
Vi sono differenti tipi di carcinoma follicolare: capsulato e non capsulato. Entrambi, anche se in misura differente, hanno tendenza maggiore rispetto al papillare a diffondersi per via ematica.
Clinicamente si presenta come un nodulo tiroideo duro o come una massa che interessa anche un intero lobo. Talora è dolente.
Il tumore a cellule di Hurtle è considerato una variante del carcinoma follicolare, di cui ripetele caratteristiche cliniche.
Carcinoma midollare
Origina dalle cellule C o parafollicolari della tiroide che producono calcitonina.
Il tumore può presentarsi in forma sporadica o ereditaria. Nell’ambito delle forme ereditarie, il carcinoma midollare può manifestarsi come un’entità patologica isolata, oppure può rappresentare la manifestazione a livello tiroideo di una sindrome da neoplasia multiple endocrine di tipo MEN IIa o di tipo MEN IIb.
Clinicamente esistono differenze tra le forme sporadiche e quelle ereditarie. Nelle prime il carcinoma è di solito unifocale e si presenta come un nodulo isolato, talora con precoce interessamento dei linfonodi cervicali.
Nelle forme ereditarie il carcinoma midollare è invece abitualmente multifocale e bilaterale, e si manifesta clinicamente in età più precoce. Nei pazienti con MEN II coesistono le manifestazioni cliniche causate dal feocromocitoma e/o dall’iperparatiroidismo.; nella MEN IIb sono inoltre presenti le caratteristiche alterazioni somatiche causate dalla ganglioneuromatosi diffusa.
Il decorso del carcinoma midollare è assai variabile. Le forme sporadiche presentano talora una precoce e rapida diffusione a linfonodi e ai tessuti circostanti, in altri casi hanno una progressione molto lenta.
Il carcinoma midollare può essere differenziato dagli altri carcinomi tiroidei in base all’esame citologico e agli elevati livelli circolanti di calcitonina e CEA. La diagnosi impone inoltre una serie di ulteriori di indagini quali:
- TC e RM per stima dell’estensione del tumore in sede extratiroidea e/o coesistenza di altre neoplasie endocrine;
- Indagini di genetica molecolare sul proto-oncogene RET. Lo screening genetico viene disolito associato al dosaggio di calcitonina basale e dopo test provocativo nei parenti di primo grado. Nei parenti con test genetico positivo è consigliabile eseguire precocemente la tiroidectomia, nonostante non manchino dissensi in merito.
Carcinoma indifferenziato
Neoplasia rarissima, dell’età avanzata ad andamento molto aggressivo, con precoci metastasi per via ematogena, quasi sempre letali in tempi brevi.
Clinicamente si presenta, di regola, come un nodulo tiroideo talora già presente, sintomatico da molti anni, che va incontro a un rapido processo di accrescimento infiltrando le strutturecircostanti e provocando dolore e tensione locali; vengono interessati i linfonodi regionali.