L'esame può durare da 30 a 60 minuti circa a seconda del caso e delle necessità analitiche.
Lo studio urodinamico è un’indagine che studia la funzionalità del basso tratto urinario, cioè vescica ed uretra, sia nella fase di riempimento che di svuotamento, in maniera completa e approfondita.
L’esame è indicato in alcuni casi di incontinenza urinaria, di alterazioni della frequenza minzionale, quando si sospetta una riduzione della capacità vescicale e nei casi di cosiddetta “vescica neurologica”, in cui vi è un’alterazione della funzione vescicale dovuta a malattie del sistema nervoso.
Lo studio urodinamico inoltre è utile per analizzare anche i disturbi di svuotamento della vescica (in particolare, per distinguere un deficit di contrattilità vescicale da un’ostruzione meccanica allo svuotamento) ed è indicato in alcuni casi di ipertrofia prostatica, nella ritenzione urinaria e in tutte le situazioni in cui si sospetta un’alterazione dello svuotamento vescicale.
Per la preparazione all’esame è necessario:
- arrivare ad eseguire l’esame con la vescica confortevolmente piena;
- eseguire un clistere di pulizia (preconfezionato di farmacia) la sera prima dell’esame;
- eseguire la profilassi delle infezioni delle vie urinarie con un antibiotico (ad esempio chinolonico), da assumere la mattina dell’esame, come suggerito e prescritto dal medico curante;
- sospendere, se in atto, l’assunzione di farmaci attivi sulla vescica (ad esempio alfa-litici, antimuscarinici) sia prescritti dal medico curante che dallo specialista urologo;
Invece non si rende necessario:
- sospendere altri eventuali farmaci in uso;
- il digiuno
- la mattina dell’esame il paziente può consumare una normale colazione.
Non è necessario.
Il paziente può avvertire fastidio, ma non prova dolore. La necessità di cateterizzazione e di introduzione di una sonda nel retto fa definire l’esame urodinamico completo come “invasivo”, ma in realtà si tratta di un esame nel suo complesso ben tollerato, che può essere eseguito in regime ambulatoriale.
Generalmente dopo un esame urodinamico il paziente per le 24 ore successive può avvertire bruciore e malessere al momento della minzione, ma tale condizione tende risolversi spontaneamente. Se la prostata è di grandi dimensioni si possono avere difficoltà di minzione per un paio di giorni.
In alcuni casi il paziente può soffrire anche di ematuria (o sangue nelle urine); come nel caso precedente, questo disturbo non si protrae per più di un giorno dalla conclusione del test diagnostico.
I rischi legati a questa procedura sono minimi, è però fondamentale che il paziente si attenga scrupolosamente alla preparazione e che segua la terapia dopo l’esame per evitare di incappare in antipatiche infezioni delle vie urinarie.